TRA ARTE E MODERNITà
Vivi i luoghi iconici di Milano

Santa Maria delle grazie e il Cenacolo
Una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale noto per ospitare il dipinto de l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
Nel 1492 Leonardo fu chiamato a dipingere l’Ultima Cena nel refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie. In questo affresco l’artista rinnova l’iconografia della disposizione degli apostoli, mettendo Giuda dalla stessa parte del tavolo degli altri, senza differenziarlo in alcun modo se non con la borsa dei 30 denari, rappresentando il momento in cui Gesù ha appena annunciato che qualcuno dei presenti lo tradirà. Attenzione al volto di Giuda, si dice che Leonardo gli diede le sembianze del priore della chiesa stessa che non era simpatico al Maestro. Vi ricordiamo che per vedere questa famosa e controversa opera è necessario prenotare con largo anticipo.

LA Pinacoteca Ambrosiana
Uno dei musei più interessanti di Milano che raccoglie la più ampia collezione di opere d’arte e manoscritti dei maestri rinascimentali.
Alla Pinacoteca Ambrosiana è conservato il Codice Atlantico, la più completa raccolta di disegni e scritti a carattere scientifico di Leonardo. Il nome “atlanticus” prende origine dalla rilegatura e dal formato dei fogli solitamente usato per gli atlanti geografici dell’epoca. Sono contenuti molti studi che hanno interessato il Maestro per oltre quarant’anni e spaziano dall’astronomia, anatomia, meccanica, botanica, matematica fino ad arrivare agli studi sul volo degli uccelli alla progettazione delle macchine e progetti di architettura. Oltre ai disegni del codice è esposto anche il dipinto Ritratto di un musico, dove l’artista approfondisce il legame tra la fisionomia e i moti dell’animo, ovvero gli aspetti psicologici e qualità morali che appaiono dai tratti somatici.

La Sala delle Asse
Una delle sale più illustre del Castello Sforzesco di Milano, è un’eccezionale testimonianza della presenza di Leonardo da Vinci alla corte sforzesca.
Tra il 1496 e il 1498 Leonardo è impegnato a decorare alcune sale all’interno del Castello su commissione di Ludovico il Moro per celebrare la famiglia Sforza. La Sala dell’Asse deve il suo nome al rivestimento ligneo usato per rendere gli ambienti più caldi e confortevoli. La decorazione, recentemente restaurata e riportata allo splendore originario, rappresenta una foresta con alberi e fogliame che dal pavimento arrivano al soffitto, con il frutto del gelso, chiamato anche “morone”, come allusione e al committente. Dopo aver visitato la sala leonardesca non dimenticate di passare a vedere la Pietà Rondanini di Michelangelo, l’altro grande maestro del Cinquecento.

Le opere disperse e mai realizzate
L’Ultima Cena, nota anche con il nome di Cenacolo, dipinta fra il 1494 e il principio del 1498, è considerato il dipinto murale forse più importante al mondo.
Negli anni milanesi, per Ludovico il Moro, Leonardo progetta macchine militari, sistemi di irrigazione, scenografie per feste ed in particolare per le nozze di Gian Galeazzo con Isabella d’ Aragona, purtroppo di questo immenso patrimonio rimangono solo progetti, disegni e testimonianze dei contemporanei. La grande opera incompiuta, del periodo milanese, resta tuttavia il monumento equestre per Francesco Sforza, l’impresa appassiona Leonardo che vuole realizzare una statua di dimensioni grandiose in cui il cavallo deve essere protagonista. Nel 1493 il modello in terracotta è pronto per la fusione in bronzo, ma il prezioso metallo viene destinato alla produzione di armi per arginare la discesa di Carlo VIII di Francia. Come omaggio a questa grandiosa opera perduta, nel 1999 la scultrice Nina Akamu realizza, su commissione di Frederik Meijer che porta a termine il desiderio di Charles Dent, una copia del cavallo e posta davanti all’ippodromo di San Siro.